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Giardino della Guastalla

La storia
Il giardino era parte di un sistema a verde che comprendeva le aree del Palazzo Sormani (tipico parco paesaggistico all’inglese) definitivamente separati negli anni 1930/40 dalla formazione di via Andreani e dalla costruzione di nuovi edifici.

Di impianto rinascimentale, era parte di un complesso edilizio adibito a collegio per giovani nobili prive di mezzi economici, voluto e finanziato da Lodovica Torelli contessa di Guastalla (Reggio Emilia) nel 1565.

La lettura dello spazio verde
Esso era originariamente costituito da uno spazio racchiuso tra alte mura, (successivamente sostituite da una recinzione trasparente), la zona verso via Guastalla si presentava come uno spazio ornamentale all’italiana con aiole simmetriche e un grosso albero centrale, in corrispondenza di via Francesco Sforza uno spazio organizzato in modo informale, con un  utilizzo a frutteto-verziere, e con la presenza di un laghetto attorno al quale verrà costruita nel Seicento la splendida peschiera barocca tuttora esistente. La peschiera é considerata un esempio raro in Lombardia per l’originalità dell’impianto e per la sua grandiosità: si presenta con una vasca ellittica circondata da due ordini di terrazzamenti su quote differenti e collegati con quattro rampe di scale di pietra, le balaustre che perimetrano i terrazzi sono ornate da colonnine in granito e la vasca é racchiusa da una ringhiera in ferro, il manufatto é circondato da rose e bossi.

All’angolo tra via Santa Barnaba e via Francesco Sforza troviamo un’edicola secentesca ospitante un gruppo scultoreo in cotto e stucco (Maddalena assistita dagli angeli), sull’altro lato un tempietto neoclassico disegnato da Luigi Cagnola, opere probabilmente frutto della trasformazione di tipo romantico del giardino.

L’ultimo restauro del giardino, avvenuto nel 1998 (progettisti: Studio LAND Milano) secondo le tracce del disegno ottocentesco, ottenendo il risultato di un ottimo equilibrio compositivo. La realizzazione valorizza gli elementi decorativi e arborei più significativi, arricchisce l’arredo vegetale con zone arbustive di grande effetto, crea nuove zone funzionali per il miglior utilizzo dello spazio pubblico quali il gioco bimbi e l’area cani.

Il giardino costituisce uno spazio verde raccolto, raffinato e  ricco di suggestioni, una piccola oasi in un’area particolarmente congestionata della città.

É di proprietà del Comune di Milano dal 1939.

Le emergenze botaniche
Nel 2005 le Guardie Ecologiche della città hanno definito un percorso botanico per far conoscere le specie presenti.

Info per visitabilità
L’accesso al Giardino avviene da due ingressi posti su via Francesco Sforza e via Guastalla; ingresso libero.

Facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici urbani.

Info scheda: redatta da Mario Allodi

Foto di Giovanni Dell’Orto