Vai al contenuto

Genova e Lunigiana 2021

    23-24 ottobre 2021

    Viaggio studio fra i confini geografici: Liguria, Lunigiana, Appennino toscano

    Il viaggio ha attraversato una serie di regioni geografiche stando quasi sempre sui limiti, sui confini. Dall’approccio al mare nella città di Genova siamo arrivati in Lunigiana seguendo la val di Magra per poi scendere fino alle Cave di marmo di Carrara. Dalla natura della Lunigiana alla natura trasformata profondamente dall’uomo nei sui elementi orografici presso le cave di marmo di Carrara.

    Genova- Villa Durazzo Pallavicini

    E’ una importante villa di Genova ed è circondata da un parco di circa 9 ettari. Villa e parco nelle forme attuali

    risalgono alla metà dell’800, ma il complesso nasce nel Seicento per volere della famiglia Grimaldi. Il parco che vediamo oggi fu realizzato tra il 1840 e il 1846 ideato da Michele Canzio. Viene considerato tra le più significative espressioni del giardino romantico ottocentesco, fu concepito come una sorta di rappresentazione teatrale che attraverso un insieme articolato di scenografie disegna un percorso narrativo in tre atti, ricco di significati simbolici e allegorici.

    La produzione del Basilico

    La produzione riguarda l’intera regione nella parte del litorale. In particolare la produzione ha avvio nella zona di Genova. La produzione può avvenire in serra o in pieno campo. Nel primo caso la raccolta può avvenire durante tutto l’arco dell’anno, purché venga assicurata una continua ventilazione giornaliera che garantisca un adeguato ricambio di aria all’interno delle serre locali. Nel caso della coltura in pieno campo, non vengono utilizzate coperture di alcun tipo e la semina avviene in primavera mentre la raccolta da giugno a settembre. Il Basilico Genovese DOP si contraddistingue per le foglie di dimensioni medio-piccole, forma ovale e convessa, colore verde tenue. Il Basilico ha origini antichissime: gli Egizi lo consideravano una pianta sacra; gli autori latini, Plinio il Vecchio in special modo, ne esaltavano le innumerevoli qualità. Il nome deriva dal greco basilèus, che significa “re” o, per meglio dire, dal suo aggettivo basilikón, “del re, regale”, a conferma che si è sempre trattato di un’erba molto pregiata. Furono i Romani a introdurre questa pianta nelle aree del Mediterraneo e nella stessa Liguria. Anticamente veniva sfruttato per le sue leggendarie proprietà curative e solo in seguito venne utilizzato anche in cucina. Il nucleo originario di produzione era circoscritto all’area genovese poi la zona di produzione si è allargata a tutta la fascia marittima del territorio ligure.

    Villa Dosi-Delfini a Pontremoli

    Lasciata Pontremoli si raggiunge la villa attraverso un viale alberato composto da 5 specie vegetali.

    L’impianto compositivo che ha determinato l’intero assetto paesaggistico trova sul retro della villa una parte

    dedicata ad un impianto viti-vinicolo. Il giardino è soprattutto significativo per la presenza di importanti

    specie vegetali.

    Cave di marmo di Carrara

    Il marmo di Carrara, chiamato dai Romani “marmo di Luni” è un materiale estratto dalle cave delle Alpi Apuane ed è considerato come uno dei marmi più pregiati. Con questo marmo sono state realizzate alcune delle più importanti opere architettoniche e scultoree del mondo. Le cave sono luoghi dove da molti secoli avviene l’escavazione e la lavorazione del marmo e possono essere di due tipi: chiuse e a cielo aperto. Per il modo con il quale viene prelevato il marmo, la profondità di prospettiva delle pareti bianche, gli ampi spazi, la precisione simmetrica dei gradoni, i piani di lavorazione, sembrano gradinate di anfiteatri. Anticamente il lavoro essenzialmente manuale era svolto da una manodopera costituita in gran parte da condannati a lavori di fatica, schiavi e cristiani. I primi cavatori sfruttavano le fratture naturali della roccia nelle quali inserivano dei cunei di legno di fico che poi bagnavano con acqua, la naturale dilatazione provocava il distacco del masso.

     

    Fotoracconto